Micronebulizzazione a secco

La micronebulizzazione riduce il liquido del disinfettante in parti minutissime che vengono spruzzate a secco nei locali da sanificare e che restano in sospensione fino a saturare l’ambiente ed a raggiungere qualsiasi superficie libera.

Per la micronebulizzazione viene utilizzato il sistema NOCOSPRAY 2, classificato come dispositivo medico dal Ministero della Salute e che permette di effettuare questi interventi di alta sanificazione a secco in modo veloce ed in piena sicurezza.

Questa macchina disperdente funziona tramite una turbina riscaldante e ionizzante che spruzza il liquido disinfettante trasformato in nebbia secca. In questa nebbia non bagnante, la dimensione delle particelle (circa 5 µm) garantisce una sedimentazione lenta e perfettamente uniforme su ogni centimetro quadrato dei locali trattati, senza creare umidità.

Il virus SARS-CoV-2, che causa il COVID-19, è sensibile all’H2O2 (perossido di idrogeno), la sostanza utilizzata per la sanificazione.
Questo disinfettante, senza acido peracetico,
– è fondamentale per l’eliminazione di agenti contaminanti come virus (compresi i coronavirus), batteri, micobatteri, lieviti, muffe, spore, funghi, acari e biofilm;
non lascia residui e non è corrosivo;
– è anallergico e biodegradabile, quindi rispettoso dell’ambiente.

L’uscita USB, presente sul macchinario, permette di stampare e dichiarare i cicli effettuati consentendo la rintracciabilità del prodotto, indispensabile per i dispositivi medici.

Oltre alla preventiva fase di igienizzazione, si prevedono due fasi per il trattamento:
1. nebulizzazione (la cui durata dipende dalla dimensione dei locali),
2. tempo di contatto (si raccomanda da 1 ora, per ambienti standard, a 2 ore, per ambienti contaminati da COVID-19).

Un singolo trattamento di micronebulizzazione a secco può essere effettuato in locali fino ad un massimo di 1000 mc.